Berlino è la capitale d’Europa che unisce passato e futuro in un presente multisfaccettato e dal fascino unico. Dai palazzi storici e i musei testimonianza della Seconda Guerra Mondiale, agli iconici graffiti sui resti del muro che per anni l’hanno tenuta divisa, passando per i quartieri hip e le caffetterie alternative in cui nascono le nuove avanguardie artistiche. Ecco una guida per scoprire la capitale tedesca in sole 48 ore.

Giorno 1 – Una passeggiata nella storia
La giornata inizia con una colazione stellare in una caffetteria tipicamente berlinese, prima di partire, direzione Porta di Brandeburgo, il simbolo della riunificazione della Germania e un’icona per la città. Da qui è possibile raggiungere a piedi il suggestivo Memoriale agli ebrei assassinati d’Europa, un labirinto di colonne scurissime che hanno la forza di immergere chiunque lo visiti in un’esperienza evocativa senza paragoni. Il viaggio nel passato è completato dalla visita commovente al museo sottostante, con le testimonianze storiche delle famiglie vittime della persecuzione.
Prosegue la passeggiata nella storia della città: si passa per Potsdamer Straße, una delle piazze più trafficate di Berlino. Proprio in questo punto è possibile trovare una porzione del Muro che fu distrutto solo nel 1989 e che divise per più di 20 anni la città in Berlino Est e Berlino Ovest. Per chi è appassionato di storia la visita continua più a sud, dove si trova il Berlin Story Bunker. Proprio lì è possibile conoscere tutti i segreti e i dettagli dell’ascesa e della disfatta della figura più oscura della Seconda Guerra Mondiale, Adolf Hitler.


Gli amanti dell’architettura non possono perdersi l’occasione di visitare l’edificio del Reichstag, la casa del parlamento tedesco con l’iconica cupola in vetro che offre una vista a 360° sulla città. Se il tempo lo consente è possibile ammirare una vista spettacolare sul fiume e sui tetti di Berlino dal Duomo principale della città. La giornata si conclude con un delizioso currywurst, rigorosamente acquistato in un chiosco nelle vie del centro: il classico panino con wurstel è un must del cibo di strada, da assaggiare con una fresca birra tedesca.
Giorno 2 – Street art e cultura underground
Dopo aver dedicato il primo giorno alla scoperta dell’affascinante passato di Berlino, è tempo di scoprire un lato diverso della città. Si prende la S-Bahn ovest, direzione la foresta di Grunewald all’esplorazione di Teufelsberg. Un tempo stazione di ascolto per la NSA durante la Guerra Fredda, Teufelsberg è ora un’area abbandonata ricoperta da graffiti e street art.


Rientrando in città è l’ora di una pausa cibo e la scelta in termini di spuntini è ampia a Berlino. Si può scegliere un tradizionale kebab turco, probabilmente lo snack più popolare in questo paese, oppure optare per un hamburger da Burgermeister o un pastrami di segale in un take away di cucina ebraica. Dopo aver fatto rifornimento, il viaggio culturale prosegue con una visita all’East Side Gallery. Questo tratto del muro di Berlino è completamente ricoperto dalle opere di street art dei principali artisti internazionali. Molte delle opere sono state dipinte nel 1989 o nel 1990 a ridosso della caduta del muro, come gesto simbolico e celebrativo per la riunificazione.
La visita della città non può che concludersi con un brindisi nei locali più cool di Berlino. Tra questi c’è Klunkerkranich, un parcheggio alla moda trasformato in un punto panoramico e giardino urbano, oppure ORA, un ex farmacia nel quartiere ebraico di Kreuzberg. Da provare anche il Dschungel Bar (Jungle Bar), una giungla metropolitana, in cui è stato ricreato un ecosistema subtropicale con tanto di vere rane, oppure il coloratissimo ed eccentrico Barbie Deinhoff’s, un bar LGBT friendly.
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