Il deserto della Namibia e le savane del Botswana riservano a qualsiasi viaggiatore esperienze indimenticabili; il verde delle coltivazioni di riso e le foreste pluviali del sud-est asiatico, invece, donano allo yogi appassionato un senso di calma invincibile. Esiste, però, un paese nell’America Latina capace di stregare con un’incredibile varietà di culture, un’architettura millenaria e una natura che, da nord a sud, si dimostra nella sua totale perfezione. Stiamo parlando del Perù, la meta più hot degli ultimi anni. Bicchierini di pisco e ciotole di ceviche, serviti oramai nei ristoranti delle grandi città, hanno tutt’altro sapore nei locali di Lima e Cusco; partecipare ai rituali tradizionali nelle località nascoste della Valle Sacra non ha eguali, così come ammirare le rovine inca di Machu Picchu dal vivo. Se si pensa al viaggio come sogno allora non resta che partire verso una di queste cinque località che rendono il Perù un posto davvero unico.

Lima
La città dei re. La prima tappa di un viaggio in Perù non potrebbe che essere la capitale, intrisa di simboli storici e culturali legati alla Spagna coloniale. Soprattutto per chi si avventura in questa città per la prima volta è consigliato passeggiare tra i palazzi neoclassici che sfilano lungo la Jirón de la Unión, una via pedonale che collega Plaza Mayor a Plaza San Martin. Ristoranti, boutique e cafè mostrano quel lato di Lima che, pur colma di storia, guarda al futuro con vivacità. A seguire non può mancare una sosta alla Pinacoteca Municipal Ignacio Merino per ammirare i circa 600 artefatti appartenenti ad artisti peruviani di epoca moderna. Il Museo de Arte de Lima è il più indicato se quello che si vuole è un viaggio nell’arte dall’epoca precolombiana ai giorni nostri. Dopo aver appagato la sete di cultura arriva il momento di passare al gusto. Dove? Al Mercado de Surquillo, vicino Miraflores! Un paradiso per i foodie in cui lasciarsi trasportare dall’intenso profumo delle spezie, dai colori di frutta e verdura e dall’accoglienza calorosa dei venditori locali. Da non perdere ci sono le camote (patate dolci), il rocoto (un tipo di peperoncino) e il ginseng.
Cusco
Lima sarà anche la capitale del paese, ma Cusco, tra le alture delle Ande, ha un titolo ben più importante: prima città in cui risiedeva il potere dell’Impero Inca. A rendere Cusco affascinante è il suo mix di storia millenaria e charme europeo, chiaramente visibile nel barocco spagnolo di chiese e palazzi. Patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1983, questo centro si presta per uno o due giorni di pausa prima di avventurarsi verso la Valle Sacra. La giornata comincia con una passeggiata a Plaza de Armas in cui fermarsi a bere, in compagnia dei locali, una tazza di ottimo caffè peruviano prima, ovviamente, di passare ai sapori più forti del pisco – a cui è dedicato anche un museo! La Cattedrale di Cusco, anch’esso Patrimonio UNESCO, oltre ad essere una tappa imperdibile per gli spirituali, è anche uno scrigno di quadri e altri artefatti che meglio rappresentano la cultura inca.

Un altro motivo per visitare Cusco è la sua vicinanza alla famosa Vinicunca, la montagna arcobaleno. Non sarà un gioco da ragazz raggiungerlai, data l’altitudine e la difficoltà dei sentieri, ma la visuale una volta arrivati ripaga qualsiasi fatica. Provare per credere!

Una volta in Perù è impossibile resistere al richiamo della foresta amazzonica. Il suo intreccio di arbusti e torrenti la rendono una destinazione davvero magica. Raggiungibile in aereo da Cusco (con arrivo a Puerto Maldonado), una visita qui offre esperienze al limite dell’impossibile, come escursioni notturne a “caccia” delle specie animali che popolano la foresta. Se si ha intenzione di rimanere più a lungo, si consigliano anche gite in canoa verso il Lago Sandoval o in gommone sul Rio Madre de Dios, e una visita al Rescue Center di Taricaya, nato per la salvaguardia delle uova della tartaruga Taricaya. Infine gli amanti del brivido sapranno sicuramente apprezzare la vista dal Canopy Tree, una passerella sospesa sugli alberi di cotone!
La Valle Sacra degli Inca
Per entrare nel mondo Inca, bisogna partire da Cusco. Proprio da lì infatti si dirama la via che attraversa, fino ad arrivare a Machu Picchu, i territori intrisi di spiritualità e misticismo della Valle Sacra degli Inca. Tra le alture più dolci delle Ande si trovano villaggi dove donne e uomini orgogliosi del proprio bagaglio culturale tramandano alle generazioni future tradizioni antichissime. Che sia a cavallo, a piedi, in canoa o in bicicletta, questo lembo di terra si lascia scoprire attraverso torrenti, colline e siti archeologici. Raqchi è consigliata per il tempio di Wiracocha, la struttura Inca più alta nel suo genere; Chinchero è famosa per i suoi tessuti; a Písac l’approccio ecosostenibile unisce il turismo alle popolazioni indigene; Maras conserva ancora il suo complesso di 3000 stagni (le saline) e la sua modalità di estrazione del sale, completamente artigianale, e i campi di Moray sembrano nascondere il segreto dietro all’agricoltura avanzata del popolo Inca. L’ultima tappa prima di raggiungere Machu Picchu? Ollantaytambo, esempio autentico di case e strade al tempo del Tawantinsuyo.

Machu Picchu
Patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1911 e affianco al Colosseo di Roma nelle Sette Meraviglie del Mondo, Machu Picchu è da vedere almeno una volta nella vita. I più sportivi la raggiungono dopo quattro giorni di hiking, i più comodi, invece, preferiscono ammirare il panorama dal finestrino di un treno. Le emozioni sono tante in entrambi i casi e l’arrivo a Machu Picchu lascia ugualmente senza parole. Sebbene alcune parti siano state ricostruite in passato per mostrare al meglio l’architettura originale, questo sito è tuttora ricco di un’atmosfera mistica. C’è un importante “contro” da considerare: l’alto numero di turisti. Sebbene occorre mettere da parte, almeno per amore della scoperta, l’astio per la calca, si possono, però, visitare siti meno conosciuti – ma non per questo poco interessanti – come Kuelap, Chavin de Huantar e Chan Chan. Storia a parte, Machu Picchu, circondata da una natura impressionante, è anche casa di alcune specie di lama e alpaca, gli animali più famosi (e amati) del Perù!

Lago Titicaca
Leggenda vuole che dalle sue acque sia nato il dio del sole e siano emersi Manco Capac e Mama Ocllo, i fondatori dell’Impero Inca. Nella parte meridionale del Perù, al confine con la Bolivia, il Titicaca è considerato il lago più alto navigabile al mondo. Terra fertile sin dalla notte dei tempi, l’area attorno ha dato i natali ad alcune delle tante civiltà – Tiahuanaco, Collas, Quechuas e Aymaras – che hanno lasciato un segno indelebile nelle culture odierne. Gli abitanti del lago sono ora gli Uros conosciuti per le loro case edificate su isole galleggianti, costruite in totora, una pianta autoctona usata anche per le imbarcazioni. Non c’è meta migliore per vivere un’esperienza like a local: sempre nel rispetto di usi e costumi del luogo, si può sbarcare sull’isola di Amantani o di Taquile e venire accolti con ampi sorrisi, storie interessanti e chicche culinarie autentiche. Ciò che accomunano i vari angoli di questo lago è il panorama unico, incorniciato da rovine, altipiani solitari e alcune delle vette più alte delle Ande.